Il Centro Documentazione

Fin dal suo arrivo in Italia, poco più di dieci anni fa, Khaled si è da subito concentrato sulla ricerca, la catalogazione, la traduzione, la digitalizzazione e la conservazione di materiali di interesse storico-culturale proveniente da tutto il Medio Oriente e dalla Palestina in particolare.
Questa continua ricerca ha portato alla necessità di aprire un luogo fisico in cui rendere disponibili alla consultazione i libri e le riviste accumulate in un’intensa ricerca di materiale cartaceo fra l’Europa e il Medio Oriente.

La prima sede del Centro aprì nel quartiere romano della Certosa, in cui si tennero le prime iniziative pubbliche, presentazioni di libri e dibattiti. Fu in questa sede che fu pubblicata per la prima volta in Italia “La rivolta del 1936-39 in Palestina” dell’autore palestinese Ghassan Kanafani, nella versione tradotta da Khaled.

Nel corso del tempo la sterminata mole di libri, poster, cartine geografiche e riviste crebbe a tal punto che fu necessario trovare una nuova sede più ampia in cui esporre il materiale. Seguì, quindi, un trasloco nella zona di Villa Gordiani/Prenestina, sempre a Roma.
In questa nuova sede, dotata di una piccola aula lettura, oltre alle iniziative del Centro – proiezioni di video storici, discussioni letterarie e presentazioni di libri – furono tenuti numerosi corsi di lingua araba a vari livelli.

Nel periodo del COVID, per chiari motivi di forza maggiore, il centro fu purtroppo costretto a cessare le attività pubbliche, anche se la catalogazione e digitalizzazione dei documenti continuava a porte chiuse. In questo frangente si è verificato un grave incidente (il cedimento delle tubazioni del condominio sovrastante) che ha portato all’allagamento del Centro e al danneggiamento di buona parte del materiale. Questo evento (assieme alle difficoltà dovute alle serrate COVID) ha portato forzatamente alla chiusura della sede fisica del Centro. Il materiale, in buona parte recuperato e restaurato, è ora immagazzinato, in attesa di trovare una nuova sede, una volta che Khaled sarà rilasciato dall’ingiusta prigionia nelle carceri israeliane.