Riepilogo dell’assemblea pubblica per la costruzione della campagna per la liberazione di Khaled
Care e cari,
sono trascorse tre settimane dalla detenzione di Khaled e, come avrete avuto modo di apprendere dal precedente comunicato, l’esito dell’udienza di oggi ci ha restituito la notizia di un’ulteriore estensione della carcerazione di ben 11 giorni. Presumibilmente solo il 1° ottobre avremo nuovi aggiornamenti rispetto all’assurdo e inaccettabile procedimento cautelare in corso e pertanto Khaled passerà ancora i prossimi giorni subendo interrogatori in condizioni di privazione del sonno, minacce, offese verbali, imposizione prolungata di posizioni di stress e chissà cos’altro.
La situazione dunque non è mutata piuttosto si è dilatato lo spazio temporale che finora, per riduzioni accolte dietro richiesta del legale di Khaled, separava ciascuna udienza dalla successiva con cadenza settimanale.
Urge una programmazione efficace e gruppi di lavoro che possano lavorare responsabilmente in tempi rapidi, ciascuno con le proprie competenze.
L’assemblea di ieri al Parco delle Energie ha confermato la solidarietà e volontà di aderire al percorso intrapreso dalla famiglia, un percorso che miri a costruire una campagna coerente, organica e incisiva.
Tra le proposte di ieri si è manifestata la prima vera necessità, quella della diffusione di una notizia tenuta ancora troppo sotto silenzio.
- Una giornata di mobilitazione nazionale, orientativamente la mattina del 30 settembre, articolata nelle diverse città che ritengono di voler aderire all’invito. Quindi capillari e in contemporanea, con presìdi davanti alle sedi delle maggiori testate giornalistiche ed emittenti televisive. Dovremmo in breve tempo condividere quali sono le possibilità nelle altre città. Le realtà politico-sociali/sindacali già coinvolte nella campagna dovrebbero attivare i propri contatti locali per realizzare la più ampia partecipazione all’iniziativa facendo sì che il taglio della mobilitazione sia in linea con quanto proposto dal comitato promotore.
- Creare comitati locali nei quali possa trovare spazio chiunque condivida la battaglia per la liberazione di Khaled. Ciò permetterà a tutte le articolazioni locali di agire con maggiore efficacia. Con l’auspicio di mantenere un saldo livello di coordinamento tra i diversi comitati.
- Necessità di strutturare urgentemente un gruppo di lavoro che si occupi di comunicazione, grafica e produzione di dossier, volantini, ecc. Qualcuno si era già proposto. Potrebbe essere utile anticipare la propria disponibilità prima di lunedì in modo da poter arrivare al prossimo incontro con qualche idea da discutere.
- Riguardo alle proposte di ordine più istituzionale possiamo dire che sia a livello delle amministrazioni locali, sia a livello parlamentare, italiano ed europeo, abbiamo avuto riscontro di diverse mozioni e interrogazioni. Sarebbe auspicabile continuare la pressione sugli enti pubblici locali per ottenere una loro presa di parola a favore della liberazione di Khaled.
- Per le altre proposte volte alla sensibilizzazione e diffusione di quanto sta accadendo, ed esplicitate a voce durante l’assemblea, chiederemmo se possibile riepilogare le azioni – possibili e realizzabili – in forma scritta così da poter dare effettivo sostegno e seguito ad ogni comune sforzo. Qualcuno lo ha già fatto, e per questo lo ringraziamo.